sabato 21 dicembre 2013
Buon Natale a tutta la SAOMS!!!!
martedì 10 dicembre 2013
El toro...non è stato matato...
E già...la Policoop in B2 esce sconfitta dalla sfida con il CUS Torino...sconfitta che ci può stare dato il rientro...proprio contro di noi (i soliti fortunelli...!!) del fortissimo Sytch!
Partire 3 a 0 non è mai una passeggiata e diventa davvero una durissima scalata se a coadiuvare il forte russo ci sono pure due ragazzini che hanno meno della metà dei miei anni ma che la mandano di qua senza tregua...!
Fatto sta che ci proviamo fino alla fine come nel nostro stile...partiamo anche bene perchè grazie alla bella vittoria di Ale Millo (in grande spolvero!!) in cinque soffertissimi set sul giovane Ferrara che si è rivelato davvero un osso duro e alla vittoria di esperienza del buon Paolino Zanchetta ci troviamo pure 2 a 0. Accorcia poi Sytch che ha la meglio di Pier Bianco...ma proviamo ancora ad allungare ancora grazie a Zango che irretisce Ferrara. Come da copione arriva poi il 3 a 2 di Sytch su Ale...e qui la partita ha la sua svolta. Pier parte maluccio con il voglioso Ferrero (che non è Ferrara...è Ferrero...cioè non Ferraro...vabbè insomma...il ragazzo biondo...eheh!!), si trova sotto 2 a 1 e qui gli capita quell'infortunio alla coscia che condiziona il proseguo dell'incontro che comunque si trascina sino alla bella dove il giovane torinese riesce ad essere un po' più lucido e a portare a casa il fondamentale (per la sua squadra) punto del 3 pari. Nell'incontro successivo nulla da fare per Zango che le prova davvero tutte e porta anche a casa un set contro Sytch...al solito ammirevole la voglia di vincere del nostro capitano...peccato...4 a 3 per loro.
Le sorti della squadra e dell'incontro capitano quindi nelle nervose mani del sottoscritto che, come molte volte succede (purtroppo) non riesce a calarsi nel migliore nei modi ed in tempi utili in un difficile incontro con Ferrara...nulla da fare...3 a 0 per l'imberbe avversario e 5 a 3 per il CUS Torino.
Sarebbe davvero stato bello e importante portare a casa questa partita con una (al momento) diretta avversaria nella lotta alla salvezza...ma nulla è perduto...ci teniamo nel gruppetto di fondo pronti a scattare...non sarà una passeggiata...ma a noi le strade accidentate sono sempre andate a genio!!
Due pagelle...tanto per ridere:
Zango 8: nella sconfitta comunque cerca di mettersi sulle spalle la squadra fino all'ultimo proibitivo incontro con il russo avversario...due punti perentori su due giovani leve che ancora avranno da lavorare per scalfire il gioco graffiante del capitano! ERMETICO
Ale 7/8: grande partita con Ferrara...forse fatica un po' più del dovuto ma tra giochi così aperti sono sempre partite in bilico...delizia il pubblico con alcuni scambi fenomenali e soprattutto fa vedere una bella dose di grinta!! SBLOCCATO
Pier 6-: nulla può contro Sytch davvero apparso superiore a tutti noi...con Ferrero incappa in una partita difficile...si fa spingere indietro dal giovane del CUS e fatica tanto anche prima dell'infortunio! Questo comunque alla distanza penso sia stato determinante. IMBALLATO
Dani 5/6: entrato a freddo in una partita senza molte possibilità di errore...l'avversario era il peggio per il giocatore costese che non certo predilige i regolaristi!! Fatica e forse mai riesce ad entrare in partita...la testa davvero non lo accompagna. EVANESCENTE
Non disperiamo...ora andiamo a Torino a far visita alla capolista cercando di portare a casa il più possibile...un altro toro da cercar di matare...un toro un po' più grosso e cattivo...ma ci proveremo!!
domenica 8 dicembre 2013
Storie di mare
Serie C2, girone C
Policoop "B" - CUS Torino 3-5
La penultima di andata in C2 propone una sfida sulla carta interessante viste le classifiche molto vicine dei contendenti, di fronte i soliti 3 intrepidi costesi e tre assatanati attaccatutto torinesi.
Piccola premessa: partiamo dal presupposto che non ricordo i nomi degli avversari e visti i loro look e giochi simili, la mia ghiandola del giovane vecchio fatica tantissimo a distinguerli.
Quella che potrebbe sembrare una comune partita di tennistavolo si rivela una tonnara.
Ivo sr esordisce con la calma dei forti: palleggia di qui, scambia di là, serve di su, blocca di giù. E' la vittoria della trota sul pescatore, l'amo scivola sulla lingua del pesce che la trattiene quasi volontariamente, quasi volesse dare un'effimera sensazione di controllo al sampei sabaudo, per poi scomparire fra i flutti del torrente. Inafferrabile, inconsistente, irraggiungibile. Andiamo avanti uno a zero.
Il presidente è un pesce martello, pesta con determinazione ed intensità sulla testa del chiodo avversario e cede solo per mancanza di continuità; la pazienza del pescatore avversario viene ripagata con un bel carpaccio. (chissà com'è il carpaccio di pesce martello? Boh, a me piaceva la storia del martello e del chiodo. Licenza poetica).
Tocca a Ivo jr quest'oggi fare le partite vicine. La lenza del giovane torinese è luccicante e pronta a fare il suo dovere, il suo amo è un monito: sono giovane ma tutt'altro che disarmato. l'imberbe avventuriero si cala il cappuccio della cerata verde sul viso e lancia uno sguardo di sfida alla liscia, lisergica pianura blu intorno a lui.
Tutto è pronto per la lotta, quando il marinaio sente un tonfo liquido sulla barca. Il pollastro di mare è saltato sull'imbarcazione da solo. Un sorriso accennato nasce sulle labbra del pescatore, tra lo scherno e la pietà, e il nostro avversario si prende il meritato vantaggio.
Il presidente prova a fuggire, ma la rete del mastodontico peschereccio che gli si para davanti non è programmata per fare prigionieri, e lo cinge in una stretta inesorabile, l'uno a tre è realtà.
Ivo jr prova a fare tesoro degli errori e cambia pelle, è una murena: spietato, freddo predatore degli abissi. L'avversario, ignaro, folleggia fra i coralli con spensierata ed incosciente tranquillità. Da un invisibile anfratto roccioso si accendono all'improvviso due spiragli d'inferno. Un guizzo, ed è subito due a tre.
Il president ci crede, raduna le forze rimaste e si lancia nell'oceano con la grazia di un delfino. Solca le correnti quasi senza sforzo, come guidato da sensi sconosciuti. La sensazione d'immortalità s'infrange contro la punta dell'arpione torinese. La magia è spezzata e il risultato è due a quattro.
La partita non può chiudersi così e il match successivo è il remake della lotta tra Moby Dick e il capitano Achab. I contendenti si scambiano spesso i ruoli, l'equilibrio è totale. La superiorità tecnica dell'uomo è evidente, ma basterà per aver la meglio della leggendaria balena bianca? La voglia e l'ambizione del capitano sembrano inarrestabili, la bestia sembra spacciata. Dando fondo ad energie che nemmeno pensava di avere, il cetaceo carica un ultimo colpo di coda. La barca di Achab non può resistere alla forza dirompente del colosso. L'oceano inghiotte il capitano in silenzio, e fu così che ci allontanammo momentaneamente dalla sconfitta.
L'odore di fritto misto è però, ahinoi, nell'aria e il totano Ivo sr si fa una bella nuotata nell'uovo, una bella girata nella farina, e fine dei giochi.
Pagellario
Ivo sr: 6+ Stilosa imposizione in apertura, cala un po' nelle partite successive. BIANCO FERMO
President: 6 A tratti fa cose egregie, umanamente impossibile ripeterle per sei set. PLATESSA
Ivo jr: 7.5 Parte avanotto, finisce balenottera azzurra. CANGIANTE
Policoop "B" - CUS Torino 3-5
La penultima di andata in C2 propone una sfida sulla carta interessante viste le classifiche molto vicine dei contendenti, di fronte i soliti 3 intrepidi costesi e tre assatanati attaccatutto torinesi.
Piccola premessa: partiamo dal presupposto che non ricordo i nomi degli avversari e visti i loro look e giochi simili, la mia ghiandola del giovane vecchio fatica tantissimo a distinguerli.
Quella che potrebbe sembrare una comune partita di tennistavolo si rivela una tonnara.
Ivo sr esordisce con la calma dei forti: palleggia di qui, scambia di là, serve di su, blocca di giù. E' la vittoria della trota sul pescatore, l'amo scivola sulla lingua del pesce che la trattiene quasi volontariamente, quasi volesse dare un'effimera sensazione di controllo al sampei sabaudo, per poi scomparire fra i flutti del torrente. Inafferrabile, inconsistente, irraggiungibile. Andiamo avanti uno a zero.
Il presidente è un pesce martello, pesta con determinazione ed intensità sulla testa del chiodo avversario e cede solo per mancanza di continuità; la pazienza del pescatore avversario viene ripagata con un bel carpaccio. (chissà com'è il carpaccio di pesce martello? Boh, a me piaceva la storia del martello e del chiodo. Licenza poetica).
Tocca a Ivo jr quest'oggi fare le partite vicine. La lenza del giovane torinese è luccicante e pronta a fare il suo dovere, il suo amo è un monito: sono giovane ma tutt'altro che disarmato. l'imberbe avventuriero si cala il cappuccio della cerata verde sul viso e lancia uno sguardo di sfida alla liscia, lisergica pianura blu intorno a lui.
Tutto è pronto per la lotta, quando il marinaio sente un tonfo liquido sulla barca. Il pollastro di mare è saltato sull'imbarcazione da solo. Un sorriso accennato nasce sulle labbra del pescatore, tra lo scherno e la pietà, e il nostro avversario si prende il meritato vantaggio.
Il presidente prova a fuggire, ma la rete del mastodontico peschereccio che gli si para davanti non è programmata per fare prigionieri, e lo cinge in una stretta inesorabile, l'uno a tre è realtà.
Ivo jr prova a fare tesoro degli errori e cambia pelle, è una murena: spietato, freddo predatore degli abissi. L'avversario, ignaro, folleggia fra i coralli con spensierata ed incosciente tranquillità. Da un invisibile anfratto roccioso si accendono all'improvviso due spiragli d'inferno. Un guizzo, ed è subito due a tre.
Il president ci crede, raduna le forze rimaste e si lancia nell'oceano con la grazia di un delfino. Solca le correnti quasi senza sforzo, come guidato da sensi sconosciuti. La sensazione d'immortalità s'infrange contro la punta dell'arpione torinese. La magia è spezzata e il risultato è due a quattro.
La partita non può chiudersi così e il match successivo è il remake della lotta tra Moby Dick e il capitano Achab. I contendenti si scambiano spesso i ruoli, l'equilibrio è totale. La superiorità tecnica dell'uomo è evidente, ma basterà per aver la meglio della leggendaria balena bianca? La voglia e l'ambizione del capitano sembrano inarrestabili, la bestia sembra spacciata. Dando fondo ad energie che nemmeno pensava di avere, il cetaceo carica un ultimo colpo di coda. La barca di Achab non può resistere alla forza dirompente del colosso. L'oceano inghiotte il capitano in silenzio, e fu così che ci allontanammo momentaneamente dalla sconfitta.
L'odore di fritto misto è però, ahinoi, nell'aria e il totano Ivo sr si fa una bella nuotata nell'uovo, una bella girata nella farina, e fine dei giochi.
Pagellario
Ivo sr: 6+ Stilosa imposizione in apertura, cala un po' nelle partite successive. BIANCO FERMO
President: 6 A tratti fa cose egregie, umanamente impossibile ripeterle per sei set. PLATESSA
Ivo jr: 7.5 Parte avanotto, finisce balenottera azzurra. CANGIANTE
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