POLICOOP "B" - tt novara "B" 5 - 4
Nella foto: il pubblico segue trepidante |
Il ruolo di Capovaro (che faccio, vado?) tocca a Fabio "Silvan" Babboni che, complice la tensione dell'esordio, perde l'asso nella manica: 0-1.
Il numero successivo vede in scena Dani "Copperfield" Marocchi che con un repentino movimento sposta il vellutato mantello e fa sparire il vantaggio avversario: 1-1.
Il primo atto di Ivo "Solange" Rispoli parte lento, il pubblico rumoreggia e dal cilindro non esce altro che il nuovo vantaggio ospite. Un lavorone.
A furor di popolo torna in scena Dani che si esibisce in un poderoso numero di escapologia ed esce in due secondi da una vasca piena di cose a caso. Successone e parità.
Fabius "Otelma" Babboni prova il classico taglio del pongista in due, ma il dugongo che stava usando a mò di sega s'inceppa e finisce sulla platea. fuggi fuggi generale e pezzi di dugongo dappertutto. Ancora vantaggio novarese.
Il grande Ivo "Giucas Casella" ne azzecca una, indovinando con una precisione disumana un numero da lui stesso pensato. E' parità.
Finisce alla grande Dani "Forrest" con la complicatissima pratica dell'ipnosi. Dopo quaranta minuti di dondolio riesce a convincere il papa che forse è il caso di piantarla con la retorica da spot della Mulino Bianco e di iniziare a cacciare un po' di grana. Spettacolare. Unico. per la prima volta siamo avanti.
Si carica a dovere Ivo" Gabriel" sniffando un brandello di abito di Houdini acquistato nel frattempo al mercato nero, vuole chiudere col botto questo show e sembra andare tutto per il verso giusto fino a che, ad un passo dalla fine, il nostro prestidigitatore scivola sulla schiena del bue muschiato appena materializzato e rompe lo zigomo di Bossi, valletta in perizoma per l'occasione. Disastro. Quattro pari.
Bisogna risollevare lo spettacolo, bisogna rischiare il tutto per tutto. Fabio "Mago di Segrate" conclude la serata col delicatissimo pezzo da novanta, far azzeccare un congiuntivo a Razzi. Impeccabilmente vestito di piume d'equino, il senatore scandisce con sicurezza: "Che io sia dannato se rinuncio al vitalizio". Centoventi minuti di applausi. luci in dissolvenza. Che si chiuda il sipario.
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